mercoledì 13 giugno 2012

In Berio presentazione di "I libri di quegli anni"

Nasce una biblioteca femminista: i libri di Generazioni di donne trovano casa presso Archimovi, nella Biblioteca civica Berio.
Il 13 giugno, alle ore 17,30 nella la Sala lignea della Biblioteca Berio (via del Seminario 16, Genova) si svolgerà un incontro in cui l’iniziativa verrà presentata al pubblico.
Ne parleranno: Livia Botta (Generazioni di Donne), Paola De Ferrari (Associazione per un Archivio dei movimenti), Ferdinanda Vigliani (Associazione Pensiero Femminile, Torino)


Generazioni di Donne è nato agli inizi del 2009 dall’incontro di un gruppo di donne che tra il 1975 e i primi anni ‘80 avevano condiviso l’esperienza del Coordinamento Donne FLM, ed alcune donne molto più giovani.
Il gruppo ha, come attività principale e costitutiva, quella di dedicare ogni anno alcune giornate al pensiero condiviso. Le discussioni vengono registrate, trascritte e messe a disposizione sul sito www.generazioni-di-donne.it.
Oltre a questo lavoro di riflessione il gruppo continua a curare la trasmissione della memoria attraverso la tutela e manutenzione dell’Archivio Donne FLM, dichiarato “Bene di interesse culturale” dal Ministero dei Beni Culturali, e prossimo ad essere conferito ad Archimovi dal Centro Ligure di Storia Sociale, dove è conservato al momento.
A queste attività si è aggiunto il recupero dei volumi e delle riviste conservati per tanti anni nelle case delle partecipanti. Sono letture di quegli anni su donne e lavoro, il corpo, la sessualità, la prostituzione, saggi di psicoanalisi … ma anche i testi del primo femminismo, i romanzi e le autobiografie scritti da donne: volumi e riviste che coprono un arco di tempo che data dai primi anni ’70 ai primi anni del nostro secolo.
L’elenco dei titoli, è stato pubblicato sul sito di Generazioni di Donne per aiutare a comprendere la storia del gruppo e a ricostruire lo sfondo politico-culturale di quegli anni.
Ma l’incontro di Generazioni di donne con Archimovi ha aperto una nuova e più interessante opportunità: quella di rendere questi materiali effettivamente fruibili, creando nella sede di Archimovi una biblioteca il cui significato e valore non è dato solo dai volumi in sé, ma dal filo che li collega ad una storia politica, e che può suggerire percorsi di ricerca e di pensiero.
I volumi sono quindi usciti dalle case, e ora sono a disposizione della città.


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