domenica 1 settembre 2013

Cile, 40 anni dopo preso_estadio_001.jpg

Una rassegna di eventi, incontri, mostre, cinema, teatro, musica per ricordare, a 40 anni dal golpe di Pinochet, la tragedia, la resistenza la solidarietà, il Cile di ieri e di oggi

L’11 settembre 1973 il golpe militare di Augusto Pinochet, avvenuto con il beneplacito e l’aiuto diretto (come nel caso degli USA) di vari paesi occidentali, reprimeva nel sangue l’esperienza del Governo socialista di Unidad Popular, presieduto da Salvador Allende, democraticamente eletto dal popolo cileno appena tre anni prima. Una vera e propria tragedia che ha provocato molte migliaia di morti e un numero incalcolabile fra desaparecidos, torturati, incarcerati e profughi. Lo stesso Allende viene trovato morto nel palazzo della Moneda, la sede di Governo, bombardato e semidistrutto. Si consuma così la devastazione politica, sociale, culturale e morale di un’intera società. Così viene posta la parola fine non solo a una delle esperienze di trasformazione sociale più partecipate che la storia della sinistra ricordi, ma anche ad una lunga tradizione democratica che aveva, fino ad allora, caratterizzato il Cile.

Ci vollero più di quindici anni perché il popolo cileno si liberasse dal regime instaurato da Pinochet e ristabilisse una certa normalità nel quadro politico-sociale e nelle sue condizioni di esistenza, senza peraltro riuscire a rimarginare del tutto le ferite aperte e, soprattutto, risarcire le vittime, e i loro parenti, di quella feroce repressione.

L’11 settembre 2013 ricorre dunque il quarantesimo anniversario della caduta del Governo di Unidad Popular, una data che Genova non può lasciar passare inosservata, perché proprio Genova e la Liguria furono protagoniste, allora, di importanti manifestazioni di solidarietà con il Governo di Unidad Popular e di forme di lotta contro la dittatura di Pinochet e i suoi retaggi.

Per questo un insieme di organizzazioni si sono fatte portatrici di una serie di eventi per ricordare e per tornare a riflettere oggi su quell’esperienza, sul suo significato politico, storico e culturale, chiamando a partecipare alcuni dei protagonisti di allora e di oggi.

Assieme alla memoria dei tragici avvenimenti di allora vogliamo anche dare atto del profondo cambiamento del Continente Latino-Americano sia dal punto di vista dei processi di democratizzazione che degli sviluppi sociali ed economici in corso. In questo quadro così mutato, le lotte, gli eventi e le resistenze di ieri possono essere non solo memoria appassionata ma anche stimolo per le sfide del presente, che incessantemente si propongono in Italia come in Cile, in Europa come in tutta l'America latina.


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